Consecutio temporum

Consecutio temporum

Cos’è la consecutio temporum?

La consecutio temporum indica propriamente una correlazione di tempi, rappresenta appunto quella serie di norme che regolano il rapporto tra il tempo dei verbi nelle subordinate e il tempo del verbo della reggente.

I modi dei verbi che interessano la consecutio temporum sono:

  • Indicativo;
  • Congiuntivo;
  • Infinito.

Quando si parla di consecutio temporum è bene ricordare che il tempo del verbo subordinato non indica realmente “il tempo in sé”, ma qual è il tipo di correlazione tra esso e il verbo della reggente. Esso dunque indica se il rapporto tra la subordinata e la reggente è di anteriorità, di contemporaneità o di posteriorità.

Osserviamo i seguenti esempi per comprendere meglio questo concetto:

Esempio 1:

Ex libris perspicies et quae gesserim et quae dixerim. (Cic.)
Dai libri verrai a sapere sia che cosa io abbia fatto  sia che cosa abbia detto.

Esempio 2:

His imperat ut castra de improviso adoriantur. (Cesare)
Comanda loro di attaccare all’improvviso l’accampamento.

Esempio 3:

Litteras ad C. Fabium misit ut in fines Suessionum legiones adduceret. (Irzio)
Mandò una lettera a Gaio Fabio affinchè porti le legioni nel territorio dei Suessioni.

Esempio 4:

Quaerimus etiam quid iste in extremis Pamphyliae partibus fecerit. (Cic.)
Ci chiediamo anche che cosa abbia fatto costui nelle estreme regioni della Panfilia.

Esempio 5:

Adhuc erat valde incertum qui consules futuri essent. (Cic.)
C’era ancora molta incertezza su chi sarebbero stati i consoli.

 

Una proposizione dipendente da un infinito regola semplicemente il suo tempo sul verbo della proposizione principale, se l’infinito è presente o futuro.

 

Esempio 6:

Cupio scire quid agas et ubi hiematurus sis.
Desidero sapere cosa fai e dove passerai l’inverno.

 

Se invece è presente un infinito perfetto il verbo dipendente seguirà la dipendenza dei tempi storici.

 

Esempio 8:

Aristides quaesisse ab eo dicitur quare id faceret.
Si dice che Aristide gli chiese perché facesse ciò.

 

  PrincipaleDipendenteCorrelazione
Esempio 1 Percipies: futuro indicativoGesserim: perfetto congiuntivo Dixerim: perfetto congiuntivo Anteriorità dipendente rispetto principale
Esempio 2 Imperat: presente indicativoAdoriantur: congiuntivo indicativoContemporaneità rispetto a un tempo principale
Esempio 3 Misit: indicativo perfettoAdduceret: imperfetto congiuntivo Contemporaneità rispetto a un tempo storico
Esempio 4 Quaerimus: presente indicativoFecerit: perfetto congiuntivo Anteriorità rispetto a un tempo principale
Esempio 5 Erat: imperfetto indicativoFuturi essent: perifrastica attiva  al congiuntivoPosteriorità rispetto a un tempo storico

 

  PrincipaleInfinitoDipendenteCorrelazione
Esempio 6 Cupio: indicativo presenteScire: infinito presenteAgas: congiuntivo presente Hiematurus sis: perifrastica attiva al congiuntivo Contemporaneità e posteriorità rispetto il tempo principale
Esempio 7 Dicitur: indicativo presenteQuaesisse: infinito perfettoFaceret: congiuntivo imperfetto Contemporaneità tra il verbo dipendente e l’infinito (tempo storico)

 

Proposizione principale
Tempo principale
Proposizione dipendente
Tempi principali
indicativo presente, futuro o perfetto logico;

imperativo presente o futuro;

congiuntivo presente o altro tempo equivalente (come il perfetto potenziale o il perfetto dell’imperativo negativo; es.: ne feceris= non fare)  
presente congiuntivo
(azione contemporanea)

perfetto congiuntivo (azione anteriore) Perifrastica attiva+ sim (azione posteriore)

 

Proposizione principale
Tempi storici
Proposizione dipendente
Tempi storici
indicativo imperfetto, perfetto storico (= passato remoto) o piuccheperfetto;

congiuntivo imperfetto, perfetto o piuccheperfetto
imperfetto congiuntivo
(azione contemporanea)

piuccheperfetto congiuntivo
(azione anteriore)

perifrastica attiva + essem
(azione posteriore)

 

Infine ricordati che:

  • Il perfetto logico può corrispondere al passato prossimo, qualora indichi un’azione passata i cui effetti perdurano nel presente. Quindi memini, novi, odi, consuevi, didici, cognivi, sono tutti verbi che si traducono come presenti;
  • Il presente storico corrisponde nel significato a un perfetto, ma la sua forma è nel presente (può reggere quindi sia un tempo storico che un tempo principale).
  • L’infinito storico equivale a un imperfetto e regge tempi storici.

 

Questa era la consecutio temporum 😉
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