Freud: seconda topica

Freud: seconda topica

Cosa sono Io, Es e Super-io? Come si differenziano? Quali sono le loro funzioni? Ma innanzitutto, cosa si intende per topica?

Freud parla di topiche per spiegare metaforicamente i “luoghi” della mente, come se fossero delle stanze. Le diverse istanze sono sempre in conflitto tra loro. Nella seconda topica, le istanze freudiane sono tre: Io, Es e Super-io. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Es

L’Es è quella struttura della personalità individuale completamente inconscia. Esso è il polo pulsionale della personalità, sede delle pulsioni e del rimosso, quindi in sostanza di tutto ciò che si presenta a noi in maniera inspiegabile, come ad esempio la pulsione sessuale in età infantile.

L’Es, in quanto inconscio, non è mai direttamente conoscibile. Quindi come possiamo ipotizzare la sua esistenza?

Esso crea scompiglio tra le altre istanze, entrando in conflitto sia con l’Io che con il Super-io. L’Es ci permette di dare una spiegazione a fenomeni come i lapsus, i sogni, gli atti mancati, che risultano spesso irrazionali e privi di un senso logico. L’Es non segue una logica o una morale, è un caos di impulsi eccitatori che esplodono, non possono essere frenati.

La modalità di funzionamento dell’Es è il processo primario. Esso si basa sul fatto che all’interno dell’Es gli impulsi contrari siano collocati l’uno accanto all’altro, che quindi la loro attivazione possa spesso coincidere.

Facciamo un esempio: amore ed odio, in quanto contrari, sono adiacenti all’interno dell’Es. Di conseguenza, se odio consciamente mio padre, posso però sognare di amarlo, perché nel momento in cui è l’inconscio ad agire amore ed odio sono vicini.

Tra le tre istanze, l’Es è quella primaria, quindi quella con cui nasciamo. Le altre si differenziano da essa in seguito: l’Io quando compare il principio di realtà, il Super-io quando si supera il complesso di Edipo.

Io

L’Io è la struttura della personalità individuale che media tra le altre due istanze e la realtà esterna. Si suddivide in due parti: l’Io conscio è quello che guida i processi cognitivi (es. memoria, controllo motorio, percezione etc.), mentre l’Io inconscio controlla i meccanismi di difesa, ossia i processi attraverso i quali decide di rimuovere determinati avvenimenti dalla coscienza al fine di tutelare il benessere psichico individuale. Quando un dato fatto provoca nell’individuo un quantitativo eccessivo di angoscia, l’Io provvede alla sua rimozione. Il fatto quindi sussisterà soltanto a livello inconscio.

L’Io tiene traccia di ciò che avviene nel mondo esterno, ci permette di effettuare un esame di realtà, di comprendere quindi cosa sia reale e cosa interno a noi, di distinguere, ad esempio, un ricordo o un elemento di fantasia da ciò che sta realmente accadendo.

Super-io

Il Super-io è l’istanza morale, anch’essa inconscia. Dopo il complesso di Edipo, il bambino è in grado di identificarsi con il genitore del proprio sesso e interiorizzare il Super-io del genitore. Possiamo immaginare il Super-io come quella voce che, durante una verifica, ci dice che non sappiamo niente e che falliremo. Le emozioni che ci trasmette il Super-io sono la vergogna e il senso di colpa.

Ci sono condizioni psicotiche che prevedono l’assenza di un Super-io, persone che quindi non hanno una moralità. Ad esempio, lo psicopatico vive senza vergogna né senso di colpa, il che gli permette di compiere azioni crudeli senza avere ripercussioni morali.

Questa era la seconda topica di Freud 😉 
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