Sofisti

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Gorgia

Se Protagora giunge a conclusioni piuttosto pragmatiche, Gorgia vuole concentrarsi su problemi più squisitamente teorici. La tesi di Gorgia si sviluppa su tre affermazioni:

  1. Nulla esiste;
  2. Se anche qualcosa esistesse, non sarebbe conoscibile;
  3. Se anche fosse conoscibile, non sarebbe esprimibile a parole.

Quando afferma che nulla esiste, Gorgia vuole intendere che non esiste un essere come lo intendeva Parmenide, in quanto esso è un concetto contraddittorio.

L’affermazione che se anche qualcosa esistesse non sarebbe conoscibile, invece, si basa su tesi relativistiche simili a quelle fornite da Protagora e sul fatto che ciò che pensiamo non necessariamente esiste, quindi ciò è applicabile anche al contrario. Gorgia in questo modo vuole smontare l’identità tra pensiero ed essere che Parmenide aveva postulato.

Con il terzo passaggio, Gorgia vuole demolire anche l’identità tra pensiero, essere e linguaggio. Infatti, il linguaggio veicola le parole, che sono qualitativamente diverse dalle cose che rappresentano (per dirla in termini tecnici: il significante, la parola, non coincide con il significato). Di conseguenza, è impossibile conoscere le cose attraverso le parole.

Le tesi di Gorgia ci portano dunque a considerare l’ipotesi che l’uomo, più che rapportarsi con la realtà, lavori certamente di più sul piano del pensiero e del linguaggio, che, come abbiamo detto, con la realtà non coincidono. La parola dunque è uno strumento utile non tanto per indicare la realtà, ma per modificare lo stato dell’animo umano, persuadendo o suscitando emozioni. Essa è un pharmakon, termine che in greco significa sia medicina che veleno: la sua azione addormenta la volontà dell’essere umano, agendo sul suo inconscio e modificando le sue consapevolezze.

Gorgia utilizza magistralmente la parola come mezzo di persuasione nella sua opera fondamentale, l’Encomio di Elena. In questo scritto, egli vuole dimostrare l’innocenza di Elena di Troia (probabilmente la figura più biasimata nella mitologia greca) e formula diverse argomentazioni, tutte atte a provare che ella non fosse in grado di controllare gli eventi che l’hanno portata a tradire Menelao.

 

Questi erano i sofisti ed il loro pensiero  😉
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