Declinazione

Declinazione

Come vengono trasmesse le informazioni riguardanti le categorie grammaticali in greco?

La declinazione è la flessione dell’articolo, del sostantivo, dell’aggettivo e del pronome. Per quanto riguarda i sostantivi, in greco si distinguono tre declinazioni:

  • la prima declinazione, comprendente i temi in -α e -α- è la vocale tematica che si trova tra la radice e la desinenza;
  • la seconda declinazione, comprendente i temi in -ο e -ο- è la vocale tematica;
  • la terza declinazione, comprendente temi in consonante, in vocale dolce (-ι, -υ) e in dittongo. Questa declinazione è detta anche atematica perché non presenta nessuna vocale tematica e la desinenza si aggiunge direttamente alla radice.

La declinazione ci trasmette le informazioni riguardanti le tre categorie grammaticali: numero, genere e caso.

 Numero

Il greco possiede tre numeri: singolare, plurale e duale. Oltre al singolare e al plurale, infatti, alcune lingue distinguono gli insiemi concreti di due (duale), tre (triale), quattro (quartale) o pochi (paucale) elementi. Il duale serve a designare una coppia, generalmente fissa e naturale, di due cose o persone (ad esempio “τῲ χεῖρε”, cioè “le mani”). Il duale presenta, nella declinazione, solo due forme: una per i casi diretti (nominativo, accusativo e vocativo), l’altra per i casi obliqui (genitivo e dativo). L’uso del duale in greco non è costante perché spesso viene sostituito dal plurale.

Genere

Il greco presenta tre generi: maschile, femminile e neutro. In origine il genere grammaticale era legato al genere naturale del referente: il maschile era quindi il genere degli esseri animati di sesso maschile, il femminile il genere degli esseri animati di sesso femminile e il neutro il genere degli esseri inanimati. Nel corso del tempo questa distinzione su base naturale si andò affievolendo e ogni genere cominciò ad occupare precisi campi semantici (ad esempio sono femminili i nomi di piante, di isole, di paesi e diversi nomi astratti). In greco, quindi, molti sostantivi che designano un essere inanimato sono di genere maschile o femminile, ma sono pochissimi i sostantivi neutri che designano esseri animati.

Caso

La categoria del caso si riferisce alla funzione sintattica (soggetto, complemento oggetto, complemento di specificazione ecc.) che una parola svolge all’interno di un enunciato. Il greco possiede cinque casi:

  • Nominativo, il caso del soggetto, del nome del predicato e del complemento predicativo del soggetto.
  • Genitivo, il caso del complemento di specificazione.
  • Dativo, il caso del complemento di termine.
  • Accusativo, il caso del complemento oggetto e del complemento predicativo dell’oggetto.
  • Vocativo, il caso del complemento di vocazione.

Le funzioni che erano svolte in indoeuropeo da ablativo, locativo e strumentale sono state assorbite in greco dai casi superstiti, soprattutto dal genitivo e dal dativo: questo fenomeno si chiama sincretismo dei casi, ovvero mescolanza di funzioni nell’ambito di uno stesso caso.

Questa era la declinazione in greco!
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